DECRETO “RILANCIO”. UN POCO DI SOLDI PER LA SCUOLA
Nel DL “rilancio” attualmente in discussione, di cui pubblichiamo la bozza, sono previsti stanziamenti per la scuola, precisamente il decreto prevede infatti lo stanziamento di un miliardo in due anni da destinare alle misure di contenimento dell’epidemia negli istituti scolastici statali.
Nello specifico, la bozza stanzia 400 milioni per il 2020 e altri 600 per il 2021. Inoltre, sono previsti ulteriori aiuti per il sistema 0-6 anni, attraverso un contributo complessivo di 65 milioni per chi gestisce in via continuativa i servizi educativi (come gli asili nido) e alle istituzioni scolastiche dell’infanzia non statali, come sostegno economico per la riduzione o mancano versamento delle rette.
Se la cifra dello stanziamento dovesse essere confermata e i fondi dovessero andare direttamente alle scuole, si tratterebbe di un finanziamento ad istituto mediamente superiore ad oltre 50 mila euro per il 2020 e altri 70 mila euro per l’anno successivo.
LA “SVOLTA”: SDOPPIARE LE CLASSI NEL PRIMO CICLO
Il governo sta verificando la possibilità di assumere più maestre elementari e più prof delle medie in vista del rientro a settembre in modo da poter sdoppiare le classi e garantire a tutti gli alunni fino ai 14 anni la didattica in presenza. Lo ha annunciato la vice ministra Anna Ascani in un’intervista a Sky Tg24: alle superiori, per rispettare le norme sul distanziamento, si può pensare di ricominciare con una didattica mista, metà in classe e metà a casa, ma i più piccoli hanno bisogno di una relazione in presenza, con le maestre e con i compagni. E lo stesso vale anche per gli alievi delle medie. «Pensiamo a ridurre i gruppi, dividendo in due le classi - ha detto Ascani -. Ci stiamo confrontando anche con il ministero dell’Economia per capire in che misura noi potremo contare su un ampliamento di organico. Per noi conta avere un organico potenziato, perché è quello che ci permette di organizzare più attività».
VALUTAZIONE: BOCCIARE SOLO ALL'UNANIMITA' ED IN CASI DISPERATI
Bocciature solo all'unanimità e promozioni anche con insufficienze. Lo prevede la bozza di ordinanza predisposta dal ministero Ma se il profitto risulterà insufficiente, i docenti dovranno predisporre per ogni alunno e per ogni singola insufficienza un piano di apprendimento individualizzato (Pai) che sarà allegato al documento di valutazione finale.
Le bocciature saranno ammesse solo ed esclusivamente con voto unanime e solo «nei casi in cui i docenti del consiglio di classe non siano in possesso di alcun elemento valutativo relativo all'alunno, per cause non imputabili alle difficoltà legate alla disponibilità di apparecchiature
tecnologiche ovvero alla connettività di rete» si legge nel provvedimento «bensì a situazioni di mancata o sporadica frequenza delle attività didattiche, già perduranti e opportunamente verbalizzate per il primo periodo didattico».
E CHI FARA' LA SANIFICAZIONE?
Protesta l’Associazione nazionale del settore delle pulizie perché, dalle prime indiscrezioni, sembra che la sanificazione degli edifici scolastici sarà effettuata dal personale ATA delle scuole e non dalle aziende specializzate. Giusta protesta visto che la sanificazione non rientra nelle mansioni dei collaboratori scolastici, addetti solo alle pulizie.
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