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GLI ACUTI SILENZI DI SALVATORE SANFILIPPO, STUDENTE SARROCCHINO

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Una raccolta di poesie intense in uno stile unico

Salvatore Sanfilippo oggi è un poeta, ma fino al 2017 era un giovane calciatore e uno studente della nostra scuola. Lo è stato per due anni, solamente, perché era arrivato da noi acquistato dalla squadra di calcio del Siena nel 2015 che lo rivendette alla fine del 2017.  In quel periodo frequentò il Sarrocchi, seconda e terza: specializzazione elettrotecnica  e, a sentire i suoi insegnanti, con profitto. Di lui giungono oggi lusinghiere informazioni: non dal mondo del calcio, ma da quello letterario. Dopo essersi diplomato a luglio del 2019, Salvatore ha scritto  poesie che a febbraio sono state  pubblicate dall’editore Albatros in una raccolta intitolata “Acuti silenzi”.

Si tratta di liriche molto interessanti e particolari sia per lo stile che per il lessico: esse evidenziano quanto lo studio della letteratura abbia appassionato, fin dai tempi in cui frequentava il Sarrocchi,  questo ventenne che si è innamorato di grandi classici, da Dante a Baudelaire, approfondendone la conoscenza al termine del suo percorso di studi.  “La professoressa Semplici è stata capace di appassionarmi alla letteratura e a Dante, mostrandomelo sotto una luce che mi ha entusiasmato. Se poi si aggiunge che ci chiese di leggere un libro sulla Battaglia di Monte Aperti che mi aprì gli occhi sul Medio Evo, le sue lotte e il modo di vivere che caratterizzava quell’epoca, posso dire che la scuola ha avuto un grande ruolo nel mio attuale percorso.” Lo stile della raccolta è quantomeno insolito perché Salvatore ci propone una lingua apparentemente nuova, che affonda le radici nel volgare del Duecento, “usandola” per comporre all’interno di un percorso letterario dove la letteratura è percepita come unica via di fuga dalla noia e dal malumore della quotidianità. Il tema centrale delle sue liriche, scritte utilizzando termini che lui stesso definisce desueti, dimenticati, ma meravigliosi, da far riscoprire ai suoi coetanei per la loro bellezza, è “l’amor che move il sole e l’altre stelle” e che ritorna anche in alcune opere che Salvatore Sanfilippo sta attualmente portando a compimento: un poema, una novella e un romanzo. Il giovane artista, che continua ad avere rapporti con la città e con gli amici che incontrò in quei due anni senesi, dovrebbe essere ospite presto del Sarrocchi, quando il tempo della sospensione da Coronavirus sarà finito e la scuola potrà riaprire i battenti anche per incontrare i ragazzi come lui che stanno facendosi onore nel mondo.

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