Logo Istituto di Istruzione Superiore Tito Sarrocchi - Istituto Tecnico Tecnologico e Liceo Scientifico delle scienze applicate
Open day orientamento in entrata 2024-2025

Le parole delle emozioni... da Dante al Sarrocchi

Le parole delle emozioni da Dante al SarrocchiSi è concluso da qualche giorno ‘Le parole delle emozioni e dei sentimenti in Dante’, progetto promosso dall’Accademia della Crusca, in collaborazione con la ‘Società Dante Alighieri’ di Firenze e con il contributo della Fondazione ‘Carlo Marchi’, sempre del capoluogo toscano.

Al progetto hanno partecipato circa venti scuole della nostra regione, tra cui due classi del Sarrocchi: la 3C LICEO e la 3A AUTOMAZIONE, seguite dalle docenti Silvia Calocchi e Francesca Maretti.  

Il progetto si è articolato lungo il corso di alcuni mesi: a gennaio le due classi hanno seguito un incontro di formazione sugli strumenti di consultazione lessicografica e ricerca di singole parole nelle opere di Dante, tenuto dai docenti Cristiano Lorenzi Biondi e Sara Ferrili, ricercatori dell'Istituto CNR "Opera del Vocabolario Italiano" e dell’Università per Stranieri di Siena.  

Nelle settimane seguenti, divisi in gruppi, studentesse e studenti hanno realizzato un ppt su una parola del lessico delle emozioni, scegliendo un’espressione per loro significativa. Nel proprio lavoro i ragazzi hanno cercato di ricostruirne l’uso in Dante, presentando l’evoluzione del termine a livello etimologico e semantico dal Trecento fino al tempo presente. 

Nella mattinata di giovedì 23 maggio c'è stato l’evento conclusivo del percorso, seguito on line da alcuni studenti. Durante tale incontro, gli elaborati delle varie classi sono stati esposti e commentati da una giuria di docenti. 

Questo progetto ha permesso ai ragazzi di riflettere sulla grande eredità dantesca nel lessico di oggi e sull’evoluzione del significato di alcune parole, attualmente di uso comune, ma che, secoli fa, avevano un altro senso oppure neanche esistevano. 

Il percorso ha costituito anche un’importante occasione per rendere ancora più prossimo agli studenti il padre dell’italiano, lingua che - oggi come ieri - deve essere strumento di comunicazione e dialogo: per creare legami e corrispondenze oltre le varie provenienze geo-politiche, come Dante, esule e migrante, continua a insegnare.