Il nostro Istituto ha aderito da qualche anno al progetto EEE (Extreme Energy Events), concepito e voluto dal prof. Antonino Zichichi, che consiste in una speciale attività di ricerca del Centro Fermi, in collaborazione con il CERN, l'INFN e il MIUR, sull’origine dei raggi cosmici, condotta con il contributo determinante di studenti e docenti degli Istituti Scolastici Superiori.
In ciascuna delle scuole aderenti al Progetto viene costruito un "telescopio" costituito dai più moderni e avanzati rivelatori di particelle (Multigap Resistive Plate Chambers, MRPC), da mettere in coincidenza tramite strumentazione GPS con i telescopi di altre scuole allo scopo di rivelare i muoni cosmici e gli sciami estesi, prodotti dai raggi cosmici primari di più alta energia.
Ai ragazzi viene assegnato l’importantissimo compito della costruzione degli stessi rivelatori a partire da elementi di base, affinché si rendano conto di come si possa passare da materiali poveri a strumenti di altissima precisione. La costruzione dei rivelatori avviene nei laboratori del CERN, nei luoghi più esclusivi della ricerca avanzata, che vengono resi a tale scopo accessibili ai ragazzi.
Attualmente risultano operative o prossime all’operatività tutte le stazioni realizzate (52) presso le scuole ed è in corso l’acquisizione dati volta, in particolare, alla ricerca di eventi coincidenti tra stazioni vicine e stazioni lontane.
Il Sarrocchi ha aderito al progetto nel 2015 per volontà del compianto prof. Antonio Canapini, recentemente scomparso. Antonio si era recato al CERN di Ginevra per la costruzione delle MPRC con un gruppo di studenti del nostro Istituto, camere che ora sono installate e funzionanti in un locale dedicato attiguo ai laboratori di fisica.
La dipartita del prof. Canapini ha lasciato il progetto privo di una guida e l’osservatorio risultava non operativo da giugno. Nei giorni scorsi, grazie all’intervento del dottor Edoardo Bossini, ricercatore del CERN, e del prof. Riccardo Paoletti, docente presso al Sezione di Fisica del Dipartimento SFTA dell’Università di Siena, il testimone è passato al proff. Giovanni Bianchi e Leonardo Di Girolamo, docenti di fisica del nostro Istituto, che provvederanno a coordinare il gruppo di ragazzi coinvolto nell’esperimento e a monitorare il funzionamento dell’impianto e le attività di acquisizione ed elaborazione delle misure.