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LA TRAGICA STORIA DI UN UOMO MAGRO IN SCENA AL SARROCCHI PER COMMEMORARE LE VITTIME DELL’OLOCAUSTO

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Nell’Aula Magna  A. Criscuolo dell’Istituto Sarrocchi il 25 gennaio, in occasione del  Giorno della Memoria istituito per commemorare le vittime dell’Olocausto, gli studenti delle classi quarte e quinte  hanno assistito ad una lezione spettacolo che ha visto protagonista Paolo Floris, artista di teatro narrazione, che ha portato in scena “Storia di un uomo magro”, tratto dal testo del giornalista Giacomo Mameli, “La ghianda è una ciliegia”.

La vicenda è quella di un povero soldato sardo, magro come lo era tanta gente nel periodo del Ventennio fascista, che finisce prima in Jugoslavia a combattere e, dopo l’armistizio, in un campo di concentramento, dove si salva solo perché pesa due chili più dei 35 che i tedeschi avevano ritenuto il peso minimo che rendesse i prigionieri abili al lavoro schiavile. La performance ha letteralmente ipnotizzato i giovani che solo al termine hanno liberato la tensione in un lungo applauso che ha reso omaggio, non solo agli artisti presenti, ma anche a quelle vittime di un momento tragico della storia europea. Giacomo Mameli è poi intervenuto per spiegare la genesi di un libro con il quale ha voluto testimoniare la  storia degli uomini, con le loro piccole vicende quotidiane e i grandi drammi che, incolpevoli, hanno dovuto affrontare.